Cos’è e come nasce il Piano Casa?
Possiamo considerare il Piano Casa come un vero e proprio “bonus”. Nato con il D.Lgs. n. 112 del 25/06/2005, il Piano Casa nazionale ha come obiettivo principale quello di rilanciare il settore edile concedendo a milioni di famiglie italiane di incrementare la volumetria della propria abitazione anche in deroga agli strumenti urbanistici comunali. Dal 2009, data in cui il Friuli Venezia Giulia ha recepito la legge nazionale inserendola nella Legge Regionale 19 del 11/11/2009, il piano ha visto un progressivo slittamento della sua “data di scadenza” e con la Legge Regionale 29 del 21/07/2017 gli incrementi volumetrici in deroga vengono estesi a tempo indeterminato.
In aggiunta alle motivazioni menzionate, obiettivi dichiarati del Piano Casa sono il miglioramento della qualità energetica o igienico-funzionale degli edifici o delle unità immobiliari oggetto di intervento, benefici in termini di vivibilità degli spazi domestici oltre ad una politica di contenimento nel consumo di nuovo suolo.
In cosa consiste concretamente il “bonus” concesso?
La norma riguarda la possibilità di ampliare la propria casa (ma non solo, interessando anche edifici a destinazione d’uso non residenziale) andando in deroga agli strumenti urbanistici comunali.
I casi più frequenti sono gli interventi di ristrutturazione edilizia o manutenzione straordinaria con ampliamento fino ad un massimo di 200 metri cubi di volume derogando i parametri di distanza, superficie, volume previsti dagli strumenti urbanistici comunali. Per rendere immediatamente comprensibile quest’ultimo valore possiamo ad esempio dire che per un ampliamento alto 3 metri possiamo ingrandire la nostra casa con più di 66 metri quadrati!
Va sottolineato come in una città densamente costruita come Trieste i sopracitati parametri urbanistici limitano di molto le possibilità per chi fosse interessato ad ampliare il proprio immobile, motivo per il quale il Piano Casa è un’occasione da prendere seriamente in considerazione.
Si è soliti interpretare l’ampliamento come una costruzione in orizzontale ma non va scordato che è previsto anche l’ampliamento per soprelevazione rispettando le altezze prescritte per le varie zone omogenee del PRGC, le disposizioni tipologico-architettoniche, gli allineamenti e ogni altra disposizione specifica.
Gli ampliamenti sono soggetti a Permesso di Costruire (o SCIA alternativa al PdC) ed è fondamentale per l’esito positivo del vostro investimento, rivolgersi ad un tecnico di fiducia che abbia maturato anni di esperienza sul campo. Ricordiamo che viviamo in uno dei paesi con il maggior numero di leggi, codici e regolamenti ed è bene sapere che l’ampliamento resta comunque soggetto a numerose disposizioni e restrizioni. A titolo esemplificativo e non esaustivo non si possono derogare leggi in materia di tutela dei beni culturali e del paesaggio, alle distanze minime previste dal Codice Civile o norme in materia igienico-sanitaria, di accessibilità, ecc…
Un tecnico qualificato saprà dirvi cosa si può fare e cosa non si può fare ma soprattutto -cosa più difficile- come massimizzare le possibilità messe in gioco dal Piano Casa.
Se sei in possesso di una casa unifamiliare, bifamiliare o un appartamento con possibilità di sopraelevazione (o stai pensando di acquistarne una) non esitare a contattarci per avere una nostra consulenza gratuita!
Aggiornamento: 25 agosto 2017